Le mie impressioni dopo la Missione in Carcere

Questa settimana di Missione Francescana in Carcere purtroppo è finita, anzi non è finita perché io sono convinto che rivedrò il più presto possibile i fratelli detenuti. Ringrazio nostro Signore Gesù Cristo che si è immerso nei loro occhi, perché nei loroi occhi ho visto la sofferenza, ho visto la sofferenza di Cristo che è morto in croce per noi.

In questa settimana mi hanno fatto sperimentare tanti valori della vita, della vita che continua anche dietro quelle sbarre che tra loro e me non ci dividono è questo che penso, quelle sbarre sono delle cose materiali, quello che ci fa stare vicini è la preghiera che io faccio per loro e spero che loro facciano per me anche quando non ci sarò lo Spirito Santo mi farà sentire vicini come se io fossi lì con loro.

Sono andato con entusiasmo tra loro per condividere le loro preoccupazioni, sono anadto e andrò per recare a ciascuno il messaggio del Vangelo, il Messaggio di speranza che un giorno ci rivedremo e tutto ciò è liberazione interiore e riconciliazione con il prossimo. Dio ci chiama a collaborare con lui per fare del mondo la sua famiglia, retta dalla indistruttibile legge dell'amore. Dio conosce il segreto dei loroi cuori, le loro angosce, le loro speranze ed è quello che mi anno fatto sentire in questa settimana sentendoli parlare, il mio cuore è come diventato un cassetto dove ho raccolto tutto e soffro con loro e per le loro famiglie.

La giustizia di Dio trascende ogni giustizia umana, la Sua misericordia supera ogni nostra immaginabile capacità di perdono. Cristo si centra sempre su ciò che è nel cuore umano e si affida alle potenzialità, alle energie che sono nell'uomo e che vengono aiutate dalla grazia dello Spirito Santo e possono fare di un prigioniero anche un Santo.